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Mikhail Kukushkin – Foto Alejandro Fumero

KUKUSHKIN VINCE IL TENERIFE CHALLENGER 3

UN INFORTUNIO INTERROMPE L’IMBATTIBILITÀ DI GIGANTE

MARCHESINI: “TENNIS-TENERIFE, SINERGIA DI SUCCESSO”

Dopo Brandon Nakashima e Matteo Gigante, è Mikhail Kukushkin il campione del Tenerife Challenger 3. Niente bis per l’azzurro che, reduce dal trionfo della scorsa settimana, ha alzato bandiera bianca dopo 44 minuti per un infortunio all’addominale. A trionfare è dunque l’ex numero 39 del mondo Mikhail Kukushkin, fresco del titolo nel Challenger di Manama e partito dalle qualificazioni nell’ultimo dei tre Challenger Canari organizzati da MEF Tennis Events. Dopo lo spettacolo delle semifinali, il pubblico è accorso numeroso per la finale sul Centrale dell’Abama Tennis Academy, certificando il successo dell’evento. Prima del match ha avuto un esito altrettanto positivo la conferenza stampa conclusiva, alla quale hanno partecipato le seguenti autorità: la consigliera delegata di Turismo di Tenerife, Dimple Melwani, il presidente della Real Federación Española de Tenis, Miguel Díaz Román, l’assessore allo sport del Comune di Guía de Isora, Oliver Jesús Afonso Rodriguez, l’ex numero 5 ATP di doppio e campione delle ATP Finals del 2013, David Marrero, il coach internazionale Vincenzo Santopadre, il presidente della Federazione Insulare di Tennis di Tenerife, Miguel del Prado Trallero e il direttore dello Sviluppo Aziendale di Tropical Hotels, Brendan Breen.

Gigante alza bandiera bianca, Kukushkin campione – Dopo aver salvato cinque match point consecutivi per rimontare il tie-break del terzo set nella semifinale contro Bu Yunchaokete, Matteo Gigante aveva dato tutto. Il tennista romano, la scorsa settimana vincitore del Tenerife Challenger 2, è stato costretto ad arrendersi dopo aver maturato, tra 2023 e 2024, ben 14 vittorie consecutive sull’isola. Per colpa di un problema addominale l’azzurro non è stato in grado di giocare a viso aperto la finale, che si è chiusa con il ritiro sul punteggio di 6-2 2-0. Questo non toglie i meriti di Mikhail Kukushkin, questa settimana partito dalle qualificazioni e dal successo contro l’ex Top 20 ATP Nikoloz Basilashvili. A 36 anni il kazako non ha perso la voglia di lottare, professionista dentro e fuori dal campo ha confermato con le sue prestazioni la volontà di tornare sui palcoscenici più importanti. Dopo la vittoria a Manama (Bahrain) di due settimane fa, Kukushkin alza nel cielo di Tenerife il 16° titolo Challenger della carriera e da lunedì sarà numero 140 del mondo. “Negli ultimi due anni ero stato poco continuo, ma questo non mi ha fatto desistere e ho continuato a lavorare ogni giorno perché il mio obiettivo è tornare a giocare i migliori – le parole del campione del Tenerife Challenger 3, che ha festeggiato con la moglie e il figlio di 2 anni -. Dove trovo le motivazioni? Djokovic ha 36 anni ed è numero 1 del mondo quindi l’età non è un fattore debilitante. Sono molto contento di come ho giocato negli ultimi tornei e sono felice di questo titolo”. Amareggiato per l’infortunio, Matteo Gigante dopo la premiazione ha subito ritrovato il sorriso. La terza finale stagionale è maturata dopo quattro vittorie che hanno evidenziato la crescita tecnica e mentale dell’azzurro, lunedì al suo best ranking di numero 148 ATP. L’allievo di Marco Gulisano ha dato prova di poter competere su grandi palcoscenici e i riflettori sono adesso puntati anche sul prosieguo della sua stagione: “Sono state due settimane fantastiche dove ho ottenuto una vittoria e una finale. Fare così bene in questo torneo non era scontato perché dopo un titolo non è mai facile provare a ripetersi, quindi prendo il meglio da questa esperienza. Qui a Tenerife mi sono sentito a casa come in ogni torneo MEF Tennis Events e naturalmente ringrazio il mio team perché mi ha dato un supporto fondamentale”.

Dimple Melwani ringrazia MEF Tennis Events: “È fondamentale investire a Tenerife” – La conferenza stampa conclusiva del Tenerife Challenger 3 si è aperta con le dichiarazioni della consigliera delegata al Turismo di Tenerife, Dimple Melwani, che ha manifestato entusiasmo per il successo dei tornei giocati sull’isola: “Noi siamo famosi per il nostro magnifico clima e questa è la caratteristica che consente ad aziende come MEF Tennis Events di investire su Tenerife. Questo è possibile anche grazie a Guía de Isora che ospita strutture di prim’ordine come l’Abama Tennis Academy. Per noi è importante l’integrazione tra sport e turismo e siamo soddisfatti che le persone possano godere del grande tennis sulla nostra isola. Tenerife offre inoltre molteplici opportunità al di fuori del campo, così che i professionisti possano scoprire tutto ciò che abbiamo da offrire oltre allo sport. Desideriamo ringraziare MEF Tennis Events e Marcello Marchesini per l’impegno dimostrato nell’organizzazione dei Challenger e per credere fermamente in Tenerife”.

La soddisfazione di Marcello Marchesini – Contento, ma sempre aperto a nuove opportunità, il presidente di MEF Tennis Events, Marcello Marchesini, insieme ai ringraziamenti alle istituzioni e autorità che hanno supportato i tornei ATP Challenger a Tenerife, ha parlato del futuro della collaborazione tra il Turismo e MEF Tennis Events: “Per me Tenerife è diventata casa. Dal 2021 abbiamo investito molto nelle Isole Canarie e su Tenerife con tornei maschili e femminili. Abbiamo distribuito oltre un milione di euro in montepremi, prenotato più di 5.000 camere d’albergo solo per il personale e i giocatori. Sono cifre incredibili di cui siamo molto orgogliosi. Il mio obiettivo è continuare a promuovere questa meravigliosa isola con i tornei che organizzeremo in Italia da maggio a ottobre 2024. Ho presentato un progetto al Turismo di Tenerife per collaborare durante tutto l’anno e per continuare a organizzare tornei qui nelle prossime stagioni”. Alle parole di Marcello Marchesini si aggiunge il discorso del presidente della Real Federación Española de Tenis, Miguel Díaz Román, grato per gli eventi a Tenerife e incantato dall’isola: “I tornei qui rappresentano un’opportunità per i tennisti spagnoli e mi rallegra che alcuni siano arrivati fino alle fasi finali. Ringrazio MEF Tennis Events e le istituzioni locali per tutto il supporto. Organizzare queste manifestazioni è qualcosa di molto difficile e non sarebbe possibile senza l’aiuto di tutti. Spero di tornare qui nel 2025 per godere ancora una volta del grande tennis e di questa splendida isola”.

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GIGANTE SALVA 5 MATCH POINT ED È ANCORA FINALE A TENERIFE 
IL PRESIDENTE DELLA FEDERTENNIS SPAGNOLA DÍAZ ROMÁN
“NADAL STA BENE E PUÒ VINCERE IL ROLAND GARROS”
“DAVIS? FORMAT FALLIMENTARE, SERVE UNA SOLUZIONE”

Anche provando a ricorrere allo spagnolo, non è facile trovare ulteriori aggettivi per Matteo Gigante. Fresco campione del secondo Tenerife Challenger la scorsa settimana, il romano ha agguantato in modo rocambolesco un posto nella finale del terzo e ultimo torneo organizzato da MEF Tennis Events sul cemento dell’Abama Tennis Academy. Dopo aver superato esami impegnativi nel corso della settimana, il tennista italiano si è superato sconfiggendo il cinese Bu Yunchaokete annullando cinque match point nel tie-break conclusivo, dove ha rimontato uno svantaggio di 1-6. Alla stretta di mano dopo 2 ore e 33 minuti di gioco Gigante ha potuto celebrare con il punteggio di 1-6 7-6(0) 7-6(7). Domani alle ore 11.30 locali (ore 12.30 italiane) l’azzurro affronterà il kazako Mikhail Kukushkin per il titolo. In doppio invece hanno alzato il trofeo gli olandesi Sander Arends e Sem Verbeek, che hanno superato Marco Bortolotti e Sergio Martos Gornes per 6-4 6-4. 

Gigante, a Tenerife sei inespugnabile – Una partenza lenta, una rimonta già sensazionale nel secondo set e un finale di partita che va oltre ogni logica, così Matteo Gigante ha sconfitto Bu Yunchaokete nella prima semifinale del Tenerife Challenger 3. Sul Campo Centrale dell’Abama Tennis Academy è finita 1-6 7-6(0) 7-6(7) per l’azzurro, che nel tie-break finale ha annullato cinque match point consecutivi per rimontare il passivo di 1-6. “Per chi ha visto la partita deve essere stato divertente. Per me, il mio team e la famiglia a casa un po’ meno, dopo chiamo mamma e i nonni per vedere se stanno bene – ride Matteo Gigante, stremato dopo una rimonta che gli consegna la terza finale in due anni a Tenerife -. Per come è maturata questa finale vale già più della vittoria della scorsa settimana. Riconfermarsi dopo un titolo non è mai facile, in alcune partite di questo torneo non ho iniziato benissimo ma sono sempre riuscito a superare le difficoltà e questo è grazie al mio team, non sarei nessuno senza di loro”. In perfetta antitesi con la facilità di risultati del  Tenerife Challenger 2, Gigante già prima di battere Bu aveva superato Mitchell Krueger in tre parziali e Alejandro Moro Canas in due conquistati sul filo del rasoio. Virtualmente numero 147 del mondo, Matteo affronterà Mikhail Kukushkin nella ‘battaglia’ per il titolo e vincendo potrebbe salire intorno alla posizione numero 133 ATP, migliorando ulteriormente il best ranking. Dall’altra parte della rete ci sarà dunque Kukushkin, che a sua volta ha vinto una semifinale combattuta, quella conclusasi per 2-6 6-2 7-6(4) contro Martin Landaluce dopo 2 ore e 56 minuti. Lo spagnolo sul più bello è stato tradito dai crampi, dopo che sul 5-4 del set decisivo aveva annullato due match point e ripreso la contesa in mano. 

Díaz Román: “Tenerife Challenger? 3 tornei importanti per la Spagna” – Entusiasta per il torneo del suo pupillo Martin Landaluce, al netto del KO in semifinale, il presidente della Federtennis spagnola Miguel Díaz Román è tornato a Tenerife in occasione del weekend finale del terzo evento sull’isola: “Martin ha un grandissimo potenziale, è un giocatore fantastico che fa bene al tennis spagnolo. Ha già vinto uno US Open junior e adesso sta facendo bene nei Challenger. I tre tornei a Tenerife? Amo quest’isola, ci vengo spesso in vacanza e mi trovo sempre bene. Il lavoro di Marcello Marchesini e MEF Tennis Events è fondamentale per la RFET e questi tre Challenger non sono importanti, sono importantissimi”. Da grande appassionato il numero 1 della RFET ha assistito a entrambe le semifinali e ha parlato dei temi più cari al tennis spagnolo, partendo dal momento che vive il movimento: “Nel 2022 abbiamo vinto 3 Slam in un anno, due con Nadal e uno con Alcaraz. L’anno scorso Carlos ha vinto Wimbledon. Ci sono Paesi come Francia e USA che da tanti anni non vincono uno Slam maschile nonostante abbiano tanti Top 100. La gente da noi è abituata male perché crede che tutti questi successi Major siano la normalità. Coppa Davis? Già quest’anno per me può essere l’anno della settima, ma non dimentichiamoci del livello della concorrenza”. Rimanendo sul tema della competizione a squadre, Díaz Román ha le idee chiare sul futuro della rassegna: “Questo format non ha dato i risultati sperati e lo cambierei optando per una soluzione intermedia. Noi abbiamo avuto la fortuna di giocare sempre in casa, però mi metto nei panni degli altri Paesi. Si potrebbe provare a giocare ottavi e quarti di finale con format tradizionale per poi concludere con una final four”. In chiusura anche due battute sui diamanti del tennis iberico, Rafael Nadal e Carlos Alcaraz: “Da quel che so Nadal è pronto per giocare e credo che al Roland Garros possa davvero vincere, anche se al primo turno può pescare chiunque. Alcaraz? Lui e Sinner sono il presente e il futuro. Andranno a migliorarsi entrambi nei prossimi anni e sono destinati a dar via a una grande rivalità dove si spartiranno i trofei”.

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FUORI UN ALTRO, GIGANTE IN SEMIFINALE A TENERIFE

“QUALCHE ALTO E BASSO, MA CONTA VINCERE”

LANDALUCE, KUKUSHKIN E BU COMPLETANO I ‘FAB 4’

Tenerife, 1° marzo 2024 – Matteo Gigante vince anche nella lotta e stacca il pass per la semifinale del Tenerife Challenger 3. Il giovane tennista romano, sesta testa di serie dell’ultimo torneo organizzato da MEF Tennis Events sull’isola canaria, ha sconfitto Alejandro Moro Canas con il punteggio di 7-6(3) 7-5. Dopo i tre set contro Krueger, l’azzurro ha di nuovo gestito alla perfezione qualche piccolo passaggio a vuoto, riuscendo a riprendere in mano le redini. Nella semifinale di sabato 2 marzo sarà sfida contro il cinese Bu Yunchaokete, protagonista di un 7-6(7) 7-6(1) nel confronto tra ex prodigi junior con Martin Damm. L’altra semifinale sarà quella tra il classe 2006 Martin Landaluce e il veteraneo Mikhail Kukushkin, uno scontro generazionale pronto ad accendere l’Abama Tennis Academy. L’Italia festeggia anche la vittoria Marco Bortolotti, che insieme a Sergio Martos Gornes ha raggiunto la finale di doppio battendo la coppia Kiger/Krueger per 6-2 6-4. Nella giornata di sabato se la vedranno contro i numeri uno del seeding, gli olandesi Sander Arends e Sem Verbeek.

Gigante fa 13 a Tenerife – Probabilmente non ha il valore di una vincita al Totocalcio, ma la tredicesima vittoria consecutiva di Matteo Gigante a Tenerife gli vale la terza semifinale stagionale. A cavallo tra 2023 e 2024 il romano ha creato un fortino all’Abama Tennis Academy e oggi ne ha fatto le spese il qualificato Alejandro Moro Canas, altro atleta che si esprime bene su un cemento piuttosto lento come quello canario. Sul Centrale finisce 7-6(3) 7-5 per il due volte campione del torneo tinerfeno, che nel primo set ha vanificato tre break di vantaggio prima di aggiudicarsi il tie-break. Qualche brivido anche nel secondo parziale, ma l’allievo di Marco Gulisano è riuscito ad evitare la frazione decisiva: “Alejandro è stato un avversario tosto, sapevo sarebbe stata dura tennisticamente e mentalmente. Ho avuto alti e bassi ma l’importante è averla vinta. Una delle chiavi è stata sicuramente la risposta, aspetto che, insieme a servizio e primo colpo, sto curando con grande attenzione. Sono contento che i frutti siano visibili. Tenerife? In campo mi trovo bene e si è visto, dell’isola spero di vedere qualcosa a torneo finito”. Durante il quarto di finale vinto dal tennista capitolino, in tribuna era presente anche Vincenzo Santopadre, arrivato a Tenerife dopo la trasferta di Dubai con Luca Van Assche, suo nuovo allievo.

Landaluce-Kukushkin, sarà scontro generazionale – Se nella parte bassa del tabellone sarà semifinale tra Matteo Gigante e Bu Yunchaokete, nell’altra metà sarà sfida generazionale tra l’ex 39 del mondo Mikhail Kukushkin e l’ex numero 1 del mondo under 18 Martin Landaluce. Il tennista kazako, fresco di successo nel Challenger 125 di Manama che gli è valso il 15° titolo della carriera nella categoria, ha vinto contro il giovane Daniel Merida per 6-3 6-4, facendo valere il fattore esperienza quando nel secondo parziale ha dovuto recuperare un break di svantaggio. Ha decisamente meno anni di carriera sulle gambe, ma Martin Landaluce si è aggiudicato con altrettanta maturità il match contro Lukas Neumayer. Dopo un passivo iniziale di 0-3, lo spagnolo ha preso le redini del gioco e si è involato verso la vittoria per 6-3 6-3. Ad inizio giornata Bu Yunchaokete ha invece staccato il pass per la semifinale con un 7-6(7) 7-6(1) ai danni di Martin Damm.  

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Foto di Alejandro Fumero

GIGANTE, UN SUCCESSO DI SQUADRA A TENERIFE

“UNA DELLE VITTORIE PIÙ BELLE DELLA MIA VITA”

IL SOGNO DI DAMM: “SALUTE, FELICITÀ E SPERIAMO TOP 100” 

Tenerife, 28 febbraio 2024 – Delle dodici vittorie consecutive alle Canarie tra 2023 e 2024, quella ottenuta contro Mitchell Krueger al secondo turno del Tenerife Challenger 3 è la più bella. Parola di Matteo Gigante, già due volte campione degli eventi organizzati sull’isola da MEF Tennis Events. Dopo la prova perfetta nell’esordio con Dennis Novak, il tennista romano ha giocato una partita profondamente diversa contro Krueger. Il giocatore a stelle e strisce è stato autore di un grande match contro un Gigante inizialmente in difficoltà, ma capace di ribaltare in 2 ore e 31 minuti con il punteggio di 4-6 6-3 7-6(4). Avanza ai quarti di finale anche lo spagnolo Alejandro Moro Canas, autore di un 6-4 6-7(5) 6-3 ai danni del semifinalista della scorsa settimana Jules Marie. 

Gigante rimonta in extremis – “Finora è stata una delle migliori partite della mia vita. All’inizio ero un po’ arrabbiato e teso, nel secondo set ho salvato palle break per evitare il 5-3 e sono ripartito. Onestamente non pensavo sarei rimasto in corsa nel torneo”. Felice quanto distrutto dalla stanchezza, Matteo Gigante sceglie di parlare in italiano dopo la vittoria su Mitchell Krueger. Al di là della barriera linguistica il pubblico di Tenerife dedica una standing ovation al tennista romano, entrato nei loro cuori vittoria dopo vittoria. “Ringrazio il mio team, che ha avuto un ruolo ancora più importante oggi – le parole di Gigante per coach Marco Gulisano, il tecnico FITP Gabrio Castrichella e il fisioterapista della FITP Giacomo Remondina -. In avvio loro erano molto più carichi di me e quando ho cambiato rotta ho pensato di voler vincere per loro. Adesso sarà importante recuperare in vista di venerdì”. Superato questo scoglio l’azzurro avrà un giorno di riposo prima del quarto di finale contro il qualificato iberico Alejandro Moro Canas.

Damm ai quarti di finale – Per la seconda settimana consecutiva Martin Damm arriva ai quarti di finale del Tenerife Challenger. L’ex numero 3 del mondo under 18, attualmente numero 209 ATP, dopo l’esordio vincente su Bonadio ha sconfitto la quarta testa di serie Filip Misolic per 4-6 6-3 7-5: “I campi sono abbastanza lenti per i miei gusti, ma sto dando il mio massimo e sta andando bene. L’avversario di oggi era veramente tosto su questa superficie e questo avvalora la vittoria. Tenerife mi ricorda la Florida, il caldo e l’oceano mi fanno sentire a casa”. Il classe 2003 di Bradenton sviluppa il suo gioco partendo da un servizio formidabile, ma sempre di più si sta adattando a lottare anche nello scambio da fondocampo. Il tempo è naturalmente dalla sua parte, con la consapevolezza di non poter usare coetanei del livello di Alcaraz e Rune come metro di paragone: “Il tennis professionistico è impegnativo ad ogni livello, non conta quanto tu sia stato forte da under 18. Sono contento del lavoro che sto facendo e di come sono maturato come persona. Obiettivo? Naturalmente vorrei entrare nei primi 100, ma la priorità è essere felice e stare bene. Sarebbe un bel tris per il mio 2024”.

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Foto di Daniele Combi/MEF Tennis Events

BRANCACCIO RITROVA IL SOLE A TENERIFE

“8 MATCH IN 2 SETTIMANE. VOLEVO QUESTO”

GIGANTE PERFETTO, TRAVAGLIA E GIANNESSI OUT 

Tenerife, 27 febbraio 2024 – Acclamato e richiesto dal pubblico dell’Abama Tennis Academy, Matteo Gigante è comprensibilmente l’uomo più atteso del Tenerife Challenger 3. Fresco vincitore del torneo organizzato da MEF Tennis Events della scorsa settimana, il romano proverà a ripetersi nel terzo e ultimo evento organizzato sull’isola canaria. L’esordio è stato da manuale, un 6-1 6-3 all’ex numero 85 del mondo Dennis Novak, che ha provato senza successo ad opporre resistenza. Il finalista di Tenerife 2, Stefano Travaglia, è invece uscito di scena per mano di Lukas Neumayer, che si è imposto per 6-3 6-2. Ha dovuto invece alzare bandiera bianca Alessandro Giannessi ritiratosi per un problema al ginocchio destro quando era in svantaggio 6-3 1-0 contro Carlos Lopez Montagud. La grande sorpresa del giorno è invece il successo di Raul Brancaccio, che dopo aver passato a pieni voti le qualificazioni, si è preso lo scalpo della prima testa di serie Zsombor Piros per 1-6 6-2 6-3. 

Brancaccio manda Piros KO – È successo di tutto in 1 ora e 18 minuti sul Campo 3 dell’Abama Tennis Academy, dove il qualificato Raul Brancaccio ha sconfitto la prima testa di serie Zsombor Piros per 1-6 6-2 6-3. La sfida è stata segnata da tre set rapidissimi, con l’inerzia che si è sorprendentemente ribaltata in pochi istanti: “Sono partito male, ma sono gradualmente cresciuto e ho trovato il picco della forma nel terzo set. Piros sta lottando per entrare in Top 100 e sta vivendo uno dei migliori momenti della sua carriera, per me quindi è un bel successo”. Prima di arrivare sull’isola Brancaccio non aveva vinto un match nel 2024, ma già la scorsa settimana aveva raggiunto il secondo round dopo aver superato le qualificazioni. Questa settimana si è ripetuto confermando le proprie aspettative di poter far bene su dei campi dove già lo scorso anno aveva disputato una finale: “Ho vissuto un momento complicato, ma il tennis è fatto di questi alti e bassi. A Tenerife l’obiettivo era giocare tanti match e con quello di secondo turno sarò a quota otto in due tornei. L’isola? Clima perfetto per scendere in campo e sto benissimo qui”. Quello di giovedì contro lo spagnolo Daniel Merida sarà un quasi derby, dato che i due si allenano a un’ora di distanza. L’azzurro fa base a Valencia, mentre il tennista di casa si allena nella vicina Alicante. 

Gigante fa sembrare tutto facile – Il punteggio finale è netto, ma le insidie non sono mancate. Matteo Gigante riparte nel Tenerife Challenger 3 da sesta testa di serie e dalla vittoria per 6-1 6-3 sull’austriaco Dennis NovaI. il classe 2002 azzurro, questa settimana numero 156 del mondo a una posizione dal proprio best ranking, ha preso il largo sin dall’inizio riuscendo ad imporsi con costanza sullo scambio prolungato. Le certezze della scorsa settimana sembrano non aver abbandonato “Giga”, che vuole affrontare anche questo torneo giorno dopo giorno: “Non era un primo turno facile e sono contento di averlo vinto giocando così bene. Sono stato solido dall’inizio alla fine, anche quando lui ha provato a rientrare negli ultimi game. Obiettivo della settimana? Come ho detto per la stagione penso di partita in partita ed è un atteggiamento che sta dando i suoi risultati”. Già domani Gigante tornerà in campo per affrontare il lucky loser Mitchell Krueger, che oggi ha vinto 6-7(5) 6-4 7-6(7) annullando un match point a Daniel Rincon.

 

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Foto di Alejandro Fumero

All’indomani del trionfo di Matteo Gigante, sui campi dell’Abama Tennis Academy è iniziato il tabellone principale del Tenerife Challenger 3. Ai nastri di partenza complessivamente 6 italiani, con Raul Brancaccio che si è qualificato vincendo il derby contro Salvatore Caruso per 6-2 6-2. Niente da fare invece per Massimo Giunta, che dopo la sorprendente vittoria su Francesco Maestrelli si è arreso allo spagnolo Carlos Lopez Montagud per 6-4 6-3. In main draw ha esordito Riccardo Bonadio, sconfitto per 7-6(5) 7-6(5) dall’americano Martin Damm. Vittorie invece per il francese Jules Marie e l’ex numero 1 del mondo junior Martin Landaluce, che hanno rispettivamente estromesso Santiago Rodriguez Taverna (6-2 7-6) e Pablo Llamas Ruiz (7-6 1-0 ritiro). 

Gulisano: “La priorità è creare un’identità di gioco” – Dopo aver vinto a Tenerife per la seconda volta in carriera, la caccia al titolo di Matteo Gigante ripartirà dalla sfida contro Dennis Novak. Questa settimana numero 156 del mondo, una posizione dietro il proprio best ranking, il romano esordirà martedì 27 febbraio nel secondo match sul Campo Centrale. Al suo fianco ci sarà ancora una volta Marco Gulisano, ex assistant coach di Matteo Berrettini, con cui ha iniziato una nuova collaborazione a metà dicembre. “Siamo felici della vittoria a Tenerife. Il primo impatto con Matteo è stato facilitato dal fatto che avessi già viaggiato con lui per alcune settimane nel 2019, quando era ancora un giocatore under. Inoltre con Alessandro Galli, suo precedente coach aveva fatto un ottimo lavoro – le parole di Gulisano -. Abbiamo impostato gli allenamenti in maniera spontanea, anche perché in questi anni avevo visto delle sue partite. In questa fase della sua carriera Matteo deve creare un’identità di gioco. Nelle prime settimane di collaborazione per ovvi motivi mi sono concentrato su quello che fa bene e sulla gestione di ciò che c’è fuori dal campo”. Tra le qualità di Gigante l’esecuzione del rovescio è quella che più facilmente salta all’occhio, ma non è solo intorno a questo colpo che sarà costruito il suo tennis: “Non ci sono più giocatori con grosse lacune. L’ultima finale dell’Australian Open è stata giocata da due grandi ribattitori e l’importanza della risposta è ormai pari a quella del servizio. Matteo non è un giocatore che rispecchia la statura dei primi, ma ha tante altre qualità e andranno sviluppate quelle. Gli anni con Berrettini? Credo di essere stato molto fortunato a vivere le esperienze con Matteo e Jacopo, due ragazzi che vivono questo sport in modo sano. Da loro e da Vincenzo Santopadre ho imparato molte cose e adesso provo a trasferirle in questa avventura con Gigante, personalmente sento di aver fatto la scelta giusta”. Nella giornata di domani sono attesi anche i debutti in main draw di Stefano Travaglia, Franco Agamenone, Alessandro Giannessi e del qualificato Raul Brancaccio.

Avanti Landaluce e Marie – Avanti di un set e un break, Martin Landaluce ha beneficiato del ritiro della terza testa di serie Pablo Llamas Ruiz per vincere il primo match alla sua quinta partecipazione al Tenerife Challenger. L’ex numero 1 del mondo junior fino a quel momento aveva interpretato a dovere la sfida contro il connazionale, che si è fermato per un infortunio al collo sul 7-6(6) 1-0. Al secondo turno per Landaluce ci sarà il vincente del confronto tra Alessandro Giannessi e il qualificato Carlos Lopez Montagud. Davanti a una folta rappresentanza di pubblico francese ha vinto anche Jules Marie, che dopo la semifinale della scorsa settimana ha iniziato battendo Santiago Rodriguez Taverna per 6-2 7-6(4).

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Matteo Gigante – Foto Alejandro Fumero/MEF Tennis Events

GIGANTE ‘FORZA QUATTRO’, È SUA LA FINALE DI TENERIFE 2

“GIOCO CON SERENITÀ, OGNUNO HA I SUOI TEMPI”

TRAVAGLIA TORNA IN TOP 200 CON LA FINALE

Decima vittoria consecutiva e titolo, Matteo Gigante a Tenerife è ufficialmente l’uomo da battere. Il romano, già vincitore dell’ultimo dei tre tornei ATP Challenger organizzati sull’isola da MEF Tennis Events nel 2023, ha alzato al cielo il trofeo del Tenerife Challenger 2. Sul Centrale dell’Abama Tennis Academy esattamente come accaduto un anno fa, Gigante ha dovuto superare Stefano Travaglia per aggiudicarsi il successo. Dopo una partenza sprint con un parziale di 5-0, il tennista classe 2002 ha saputo gestire l’importante reazione dell’esperto rivale. Alla stretta di mano Gigante ha conquistato il quarto titolo Challenger della sua carriera, il secondo stagionale dopo Nonthaburi (Thailandia), con il punteggio di 6-2 6-4. Dopo una settimana a forte tinte tricolori, i finalisti e il resto della truppa azzurra vuole ripetersi nel Tenerife Challenger 3, iniziato quest’oggi con le prime sfide delle qualificazioni.

Gigante si ripete a Tenerife – Il debutto brillante contro Alessandro Giannessi lo aveva subito elevato nel novero dei favoriti, la finale con Travaglia conferma il suo feeling con le canarie. Matteo Gigante dopo quattro derby, intervallati solo dal secondo round con Andreev, si è aggiudicato il Tenerife Challenger 2. La finale contro Stefano Travaglia si è conclusa per 6-2 6-4, ma l’andamento della sfida è stato imprevedibile sin dall’inizio. In un primo parziale apertosi con il 5-0 di “Giga”, dall’altra parte della rete “Steto” aveva avuto in due game differenti chance di break. Il servizio non ha regnato sovrano neanche nel secondo parziale, quello che ha poi premiato il romano. “In un anno è cambiato tutto, anche perché allenandoci insieme a Roma adesso ci conosciamo molto meglio – le parole dell’allievo di Marco Gulisano, che ha svolto la preparazione invernale all’Enjoy Sporting Club -. Dove sono stato bravo? Nei momenti importanti ho avuto qualcosa in più e questo mi ha aiutato”. Il risultato di Tenerife riporterà Gigante a ridosso della Top 150, poche posizioni dietro il best ranking di 155 ATP risalente a poche settimane fa. I pensieri però non sono sulla classifica, ma sul percorso di crescita intrapreso con il nuovo tecnico: “Non è solo questa settimana che sono migliorato sull’atteggiamento, ma è qualcosa su cui lavoriamo da metà dicembre. Quando abbiamo iniziato Marco mi ha detto che non gli interessava del tennis, sapeva potessi giocare bene, quello che voleva era che migliorassi il modo di stare in campo. Obiettivi? Non mi sbilancio troppo, ma lavoro per crescere. Ognuno ha i suoi tempi e io sono sereno. Adesso dopo un giorno di riposo ci sarà Tenerife 3 e finora la settimana dopo un titolo non ho mai vinto il match successivo, quindi voglio provarci qui”. Nonostante la sconfitta finale può sorridere anche Stefano Travaglia, che a sua volta sarà tra i protagonisti del Tenerife Challenger 3. Da lunedì il tennista di Ascoli Piceno sarà di nuovo in Top 200.

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Foto Alejandro Fumero

A TENERIFE È GIGANTE-TRAVAGLIA, ATTO SECONDO

“IL PASSATO NON CONTA, CONTRO ‘STETO’ SARÀ DURA”

BASILASHVILI E VESELY RIPARTONO DA TENERIFE 3

Tenerife, 24 febbraio 2024 – A Tenerife sarà di nuovo Gigante contro Travaglia. Finalisti dell’ultimo dei tre Challenger canari nella passata stagione, i due azzurri si affronteranno di nuovo per il titolo nel Tenerife Challenger 2 che si concluderà con l’atto finale di domenica 25 febbraio. Pronostici rispettati sul Centrale dell’Abama Tennis Academy, sede dei tre eventi ATP Challenger organizzati da MEF Tennis Events. Nel primo match di giornata Travaglia si è imposto per 6-2 6-3 sul francese Jules Marie senza incontrare troppe difficoltà. A seguire è durata 1 ora e 13 minuti la semifinale tra Matteo Gigante e Francesco Maestrelli, con il romano che ha chiuso con il punteggio di 6-0 6-4. La finale inizierà non prima delle ore 11.30 locali (12.30 italiane) e si disputerà dopo una sfida del tabellone di qualificazioni del Tenerife Challenger 3, evento che culminerà con la finale di domenica 3 marzo. Nel doppio invece si è già assegnato il titolo, vinto da Petr Nouza e Patrik Rikl. I cechi, dopo aver annullato un match point nel match tie-break, hanno sconfitto la prima coppia del seeding Sander Arends e Sem Verbeek per 6-4 4-6 11/9.

Gigante per il secondo, ma Travaglia sogna la rivincita – Nel 2023 il Tenerife Challenger è stato un punto di svolta per entrambi, nel 2024 è una piacevole conferma. Matteo Gigante e Stefano Travaglia sono i finalisti del Tenerife Challenger 2. I due amici, che si allenano insieme all’Enjoy Sporting Club di Roma e hanno disputato insieme il doppio questa settimana, si ritrovano in un match che vale il titolo. Lo scorso anno sull’isola trionfò Gigante per 6-3 6-2, dopo che la settimana prima nelle qualificazioni lo aveva battuto per 6-3 6-1. A giugno dello scorso anno però sulla terra di Montechiarugolo, Travaglia si prese la rivincita per 6-4 7-6(2). “Le partite della scorsa stagione non contano più, questo è un anno nuovo – le parole di Gigante, alla seconda finale stagionale dopo il titolo vinto a Nonthaburi -. Io e Stefano ci alleniamo spesso insieme a Roma e sarà una partita psicologicamente difficile, ma ce la metterò tutta”. Decisamente dello stesso avviso Stefano Travaglia, che a sua volta ha iniziato l’anno con un’ottima semifinale a Koblenz. L’ex numero 60 del mondo non vede l’ora di prendersi la rivincita, ma questo non gli impedisce di apprezzare la crescita dei connazionali: “C’è un ottimo gruppo di italiani nel circuito Challenger, composto da giocatori della mia età e da giovani. Devo dire che ci alleniamo spesso tra di noi, andiamo a cena insieme e ne sono molto contento”. 

Basilashvili, Vesely e Kukushkin, la vecchia guardia non molla – In contemporanea alla finale, nella giornata di domani, inizieranno le qualificazioni del Tenerife Challenger 3. L’entry list del tabellone cadetto è una delle più interessanti dell’anno, con tanti giocatori che negli ultimi anni sono stati protagonisti nel circuito ATP. In cima alla lista c’è Nikoloz Basilashvili, ex numero 16 del mondo e vincitore di cinque titoli nel circuito maggiore che ha ricevuto una wild card da MEF Tennis Events. All’età di 31 anni il georgiano riparte da numero 869 ATP dopo qualche infortunio che lo ha rallentato, ma solo nel 2021 disputa la finale del Masters 1000 di Indian Wells, per questo è fiducioso in un ritorno ad alti livelli. Dopo aver giocato il Tenerife Challenger 1 torna sull’isola Mikhail Kukushkin (ex numero 39 ATP), poche settimane fa vincitore del Challenger 125 di Manama (Bahrain). Al kazako si aggiunge poi Jiri Vesely: ex numero 35 della classifica mondiale e vincitore di due titoli ATP ad Auckland nel 2015 e a Pune nel 2020. Il tennista ceco inoltre vanta un bilancio di 2 vittorie a zero contro il numero 1 del mondo Novak Djokovic: “In allenamento mi sento sempre bene. Sono reduce da un infortunio di nove mesi e mi servirà del tempo. Non sto vincendo molte partite ed è tosta, ma ci credo ancora. Faccio i miei compiti e mi alleno molto duramente ogni giorno per ritrovare il mio livello. L’obiettivo della mia stagione è tornare in Top 100”. Infine nelle qualificazioni ci sarà anche il fresco semifinalista del Tenerife Challenger 2 Francesco Maestrelli, che può ripartire dalle certezze trovare sull’isola durante questa settimana. 

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Foto di Daniele Combi/MEF Tennis Events

MAESTRELLI, TENERIFE TI FA BELLO
“QUESTO È UNO DEI TORNEI DOVE GIOCO MEGLIO”
NEI QUARTI DERBY GIGANTE-CARUSO. C’È ANCHE TRAVAGLIA

 Tenerife, 22 febbraio 2024 – Con la vittoria di Francesco Maestrelli sono quattro gli italiani ai quarti di finale del Tenerife Challenger 2. Sul Centrale dell’Abama Tennis Academy, sede dei tre tornei organizzati sull’isola da MEF Tennis Events, l’azzurro ha superato Santiago Rodriguez Taverna con il punteggio di 6-2 6-4. Nella giornata in cui si sono completati i secondi turni è invece uscito di scena Franco Agamenone, sconfitto dal portoghese Henrique Rocha per 6-3 6-3. Completano il quadro dei quarti di finale le vittorie di Martin Damm e Jules Marie su Alejandro Moro Cañas (2-6 6-3 6-2) e Dennis Novak (6-3 6-3).

Maestrelli stacca il pass per i quarti di finale – Una partenza sprint e la lucidità per gestire il colpo di reni dell’avversario nel finale. Francesco Maestrelli approda ai quarti di finale del Tenerife Challenger 2 al termine di un’ottima prova contro l’argentino Santiago Rodriguez Taverna, sconfitto per 6-2 6-4. “Sapevo sarebbe stata dura, Santiago è un avversario particolare da affrontare. Ho approcciato il match con una buona mentalità e ho tenuto la concentrazione anche quando all’ultimo ha fatto di tutto per rientrare in partita”. Questa settimana numero 244 del mondo, il tennista di Pisa è stato numero 149 a giugno dello scorso anno e ha indubbiamente i mezzi per tornare lì. A Tenerife ha già dimostrato di poter giocare bene e il quarto di finale contro Martin Damm avrà un ruolo cruciale in questa prima parte di stagione: “Ci sono dei tornei dove uno gioca meglio e lo sa, Tenerife per me è uno di questi. Su quest’isola gioco bene, il clima è fantastico e questi campi non sono velocissimi. Domani voglio giocare una bella partita”.  

Quattro italiani in lizza per il titolo  Il programma dei quarti di finale si aprirà domani alle ore 10.30 con la sfida del Campo Centrale tra Stefano Travaglia e Jozef Kovalik, mentre su Campo 3 ci sarà la sfida tra Henrique Rocha e Jules Marie, che dopo aver sconfitto la prima testa di serie Piros ha vinto anche contro Dennis Novak per 6-3 6-3. Sul Centrale sarà poi il turno di Francesco Maestrelli e Martin Damm, con l’americano forte della vittoria su Alejandro Moro Cañas per 2-6 6-3 6-2. Dulcis in fundo sarà derby azzurro tra Matteo Gigante e Salvatore Caruso, ieri autore dello splendido successo sul numero due del seeding Jesper de Jong. 

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Foto di Alejandro Fumero

DA MELBOURNE A TENERIFE: PARTE BENE DE JONG
“SINNER? FORTE IN CAMPO E BRAVO RAGAZZO FUORI”
SULL’ISOLA PER RINASCERE, BRANCACCIO VINCE ANCORA

 Tenerife, 20 febbraio 2024 – Equilibrio e spettacolo sono le parole d’ordine al Tenerife Challenger 2, dove nella giornata di martedì 20 febbraio diversi match si sono conclusi al terzo set. Tra questi quelli vinti da Raul Brancaccio e Salvatore Caruso, che si sono aggiudicati i confronti con Lukas Neumayer (3-6 6-3 7-5) e Mitchell Krueger (6-4 4-6 7-5). Nel match che ha aperto il programma del Centrale dell’Abama Tennis Academy, sede del secondo ATP Challenger 75 organizzato da MEF Tennis Events (18-25 febbraio), Matteo Gigante si è invece aggiudicato per 6-2 6-3 il derby contro Alessandro Giannessi. Avanza nel torneo anche la seconda testa di serie Jesper de Jong, protagonista della rimonta nella sfida con il qualificato August Holmgren (2-6 6-4 6-3). Nella giornata di domani si disputeranno le ultime sfide di primo turno e inizieranno i match di secondo round. 

Esordio con brivido per De Jong – Dopo i primi allenamenti e la visita al Carnevale di Tenerife, Jepser de Jong ha esordito al Tenerife Challenger 2. L’olandese, questa settimana numero 143 del mondo, ha faticato contro il qualificato danese August Holmgren, che lo ha costretto a rimontare con il punteggio di 2-6 6-4 6-3. “Devo essere onesto, non ho giocato bene – ammette la seconda testa di serie -. Non sono contento di come ho giocato, ma sono felice di aver vinto perché è la conferma che anche in una giornata così sono un tennista da dover battere. In questo torneo chiunque può vincere e lo dimostra anche la prestazione di Holmgren, arrivato dalle qualificazioni ma davvero competitivo”. Il 2024 di De Jong è iniziato con la qualificazione al main draw dell’Australian Open e il raggiungimento del secondo turno, dove è stato poi fermato dal futuro campione Jannik Sinner: “Sono contento di ciò che ho fatto a Melbourne, anche se credo di non aver giocato neanche lì il mio miglior tennis. Se il risultato mi ha dato fiducia? Difficile da dire: da un lato non è che sia cambiato troppo, ma è bello aver avuto la conferma di potercela fare. La partita con Sinner è stata bella da giocare, lui è fortissimo e fuori dal campo è un ragazzo splendido”. Al secondo round De Jong se la vedrà contro l’azzurro Salvatore Caruso, entrato da lucky loser e vincente nel match con Mitchell Krueger per 6-4 4-6 7-5.

Brancaccio: “Sto provando a superare un periodo di sfiducia” – Esattamente un anno fa raggiungeva il suo best ranking di numero 132 ATP, oggi riparte da numero 328 del mondo. Raul Brancaccio superando le qualificazioni del Tenerife Challenger 2 ha vinto i primi match del suo 2024, anno in cui riparte dal nuovo coach Jose-Luis Aparisi che lo segue al Santa Barbara Club di Valencia. Dopo aver passato il tabellone cadetto, il tennista classe 1997 ha vinto il suo match di primo turno rimontando l’austriaco Lukas Neumayer per 3-6 6-3 7-5 in 2 ore e 21 minuti: “Sono contento di aver vinto i primi match del mio anno. Sono reduce da un brutto periodo di sfiducia, ma il tennis è fatto di alti e bassi e bisogna accettarli”. L’isola canaria può essere il posto giusto dal quale ripartire, infatti proprio all’Abama Tennis Academy Raul ha giocato la finale del Tenerife Challenger 2 nel 2023, arrendendosi solo ad Arnaldi. Domani Brancaccio tornerà in campo per il quarto giorno di fila e sarà impegnato nel derby contro Stefano Travaglia: “Non abbiamo mai giocato contro, ma ci conosciamo e so che è un grande giocatore. I derby non sono facili, ma farò del mio meglio”. 

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